Guida alla consultazione del fondo Oreste Macrí conservato nelle sale di Palazzo Corsini-Suarez

Guida alla consultazione
Scaffali del Fondo Oreste Macrí conservato nelle sale di Palazzo Corsini-Suarez

1. Sul concetto di archivio privato e biblioteca d'autore

L'archivio e la biblioteca personale di Oreste Macrí sono conservati, in seguito a generosa donazione testamentaria 1, presso l'Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti” del Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux di Firenze. La biblioteca di Oreste Macrí (che conta 11.612 volumi e 3.137 estratti per un totale di 14.749 pezzi e 623 testate di rivista) è attualmente la più consistente conservata al Gabinetto Vieusseux ed è unica nel suo genere in quanto biblioteca d'autore, che come tale «porta i segni della vicenda intellettuale e umana di chi l'ha creata, ne rispecchia la fisionomia, mettendone in luce gli interessi culturali e le relazioni con i propri contemporanei» 2. La consapevolezza di unicità, che la contraddistingue da qualsiasi altra, è ciò che ha guidato fin dall'inizio il lavoro di riordino e catalogazione del materiale librario 3 secondo criteri che permettessero di porre in luce, anche dal punto di vista dell'ordinamento fisico dei volumi, l'individualità di questo nucleo documentario. Il concetto di individuo» che ben si adatta a descrivere gli archivi privati conservati a Palazzo Corsini-Suarez, può essere infatti applicato anche alle biblioteche d'autore soprattutto se insieme a queste è conservato anche l'archivio del costituente, in quanto «carte e libri si integrano così a documentare l'attività, gli interessi, le relazioni di ogni singolo proprietario, costituendo un unico archivio, prezioso per ogni tipo di ricerca» 4. Infatti, di fronte a nuclei documentari di questo tipo, non è possibile operare una vera e propria distinzione tra archivio e biblioteca; almeno non secondo il senso stretto e canonico con cui questi termini sono utilizzati dalla trattatistica. Certo la diversa tipologia dei materiali esige metodi di conservazione, di ordinamento e descrizione distinti; eppure quando ci poniamo di fronte al compito di ordinare una biblioteca d'autore, solitamente ci comportiamo più da archivisti che da bibliotecari nel tentativo di conservare (o in molti casi ripristinare) ciò che Mauro Caproni ha definito «la primitiva organizzazione», che è una delle condizioni fondamentali da cui non può prescindere la piena valorizzazione di un fondo personale 5.
É difficile insomma individuare delle differenze sostanziali; l'indicazione più convincente è quella suggerita da Alessandro Bonsanti, fondatore dell'Archivio Contemporaneo, ricordata da Luigi Crocetti nel volume Conservare il Novecento: «Il libro entrato in archivio diventa quindi materiale archivistico perdendo dal punto di vista istituzionale la natura che possiede nel sistema biblioteconomico [...]» 6.

2 La Biblioteca Oreste Macrí: i criteri di ordinamento e descrizione catalografica

Come per le altre biblioteche d'autore, la fisionomia del fondo Macrí. è riconducibile all'attività intellettuale e umana del costituente, Oreste Macrí 7: filologo, ispanista, italianista, nonché padre fondatore e teorico della terza generazione letteraria novecentesca 8. La notevole presenza di opere di poeti e critici delle terza generazione letteraria è ovvia nella biblioteca di chi che ne è stato padre fondatore e critico militante, così come è ovvia, vista la duplice attività di italianista e ispanista, la vastità, all'interno del Fondo, dei due principali nuclei di letteratura italiana, soprattutto novecentesca, e di letteratura spagnola. Basti pensare alla sezione di letteratura italiana che conta 4811 volumi di cui 4049 del Novecento; simile la situazione della letteratura spagnola.
L'attività di critico militante in una stagione letteraria caratterizzata da dibattiti culturali accolti sulle pagine delle maggiori riviste del tempo, spiega la ricca collezione di riviste posseduta da Macrí. Si tratta soprattutto di testate italiane e spagnole con cui Macrí ha collaborato: «L'Albero», rivista fondata da Girolamo Comi e successivamente da lui stesso diretta (di cui si possiede la collezione completa), «L'Approdo Letterario», per il quale Macrí fu a lungo curatore della rassegna di Letteratura Spagnola, «Il Critone», l’«Antologia Vieusseux», di cui si possiedono le annate complete dal 1966 al 1985, «Inventario», presente dal 1946 al 1987, «Letteratura», dal 1937 al 1968, «Il Lettore di Provincia» dal 1970 al 1988, il «Raccoglitore» della «Gazzetta di Parma» etc... mentre tra le riviste spagnole degna di nota è da segnalare la collezione quasi completa di «Ínsula» (dal primo numero fino al 1998).
Se torniamo alle origini dell'attività macriana e ricordiamo la sua tesi di laurea in Filosofia, ci si spiega la notevole presenza di opere filosofiche; così come l'attività di filologo e linguista giustifica l'ingente numero di studi filologici e linguistici presenti nel fondo. Le due sezioni: Filosofia e Filologia e Linguistica sono le più vaste dopo i due grandi nuclei di italianistica e ispanistica. A queste sezioni principali si aggiungeva, in origine, quella di Arte, ricca soprattutto di cataloghi di mostre (collettive e personali) di arte contemporanea allestite principalmente presso gallerie d'arte fiorentine. Ricordiamo i cataloghi della Galleria d'Arte Pananti, della Galleria d'Arte Moderna il Fiore, dell'Indiano, preziosissimi perché introvabili, curati spesso da personalità di rilievo del nostro Novecento letterario. Di questa sezione, purtroppo trasferita altrove, non rimane che il catalogo curato da Umberto Morbidelli 9 che qui viene riprodotto oscurato per indicare l'assenza dei volumi dalla raccolta conservata al Vieusseux.
Questi i tratti «caratteriali» della Biblioteca Macrí dal punto di vista delle presenze, ma, oltre a questo, vi sono altri elementi che la contraddistinguono come Fondo Speciale: le numerose dediche presenti sui libri rappresentano infatti uno degli elementi distintivi che segnano il confine tra opera ed esemplare e fanno sì che ogni volume si contraddistingua da qualsiasi altro «uscito dai "torchi" dell'editore» 10. A queste si aggiungono le annotazioni manoscritte dell'autore o di altri che costituiscono tracce utili per ricostruire di storie di vita, di amicizia, di letteratura, di collaborazione 11. Insomma ogni volume attraverso una dedica, i materiali di studio conservati al suo interno, le annotazioni manoscritte... etc. costituisce, insieme a tutta la biblioteca e l'archivio, una fonte preziosa per la ricerca.
L'obiettivo principale del nostro lavoro è stato quello di mantenere inalterate le peculiarità della Biblioteca o meglio, là dove è stato possibile, quello di metterle in evidenza. Certo esistono delle esigenze pratiche di conservazione e accessibilità alla consultazione che hanno imposto la scelta di criteri che permettono di mantenere il più possibile intatta la situazione originaria e il facile accesso e la consultazione dei volumi. Quando nel giugno del 2000 la Biblioteca Macrí è stata trasferita dall'abitazione privata di via Nullo 4 a Palazzo Corsini-Suarez, dove sono iniziati i lavori di riordino e catalogazione, si è reso necessario stabilire dei criteri di ordinamento poiché «l'originaria organizzazione» dell'autore, seppur rispettata nelle intenzioni, era andata ovviamente perduta a causa del trasferimento 12. L'obiettivo è stato dunque quello di ripristinare la primitiva organizzazione raccogliendo informazioni da chi negli ultimi anni di vita di Macrí si era occupato della sua biblioteca 13, che su indicazione specifica era già stata organizzata secondo precisi principi di funzionalità in sezioni ordinate alfabeticamente per autore che abbiamo pertanto tentato di ripristinare.
I volumi della biblioteca sono stati dunque suddivisi in sezioni, per discipline (italianistica, filosofia, ispanistica, linguistica e filologia etc...) a eccezione, sempre secondo una volontà testamentaria, degli scritti di Macrí e delle riviste (compresi anche bollettini, annali e ogni altra pubblicazione periodica) per le quali sono state costituite due sezioni distinte, ordinate secondo criteri diversi. Un discorso a parte riguarda invece gli estratti, per i quali si è a lungo dibattuto su due possibili opzioni di sistemazione: collocarli sugli scaffali insieme ai libri o costituire un'“estrattoteca” 14. Si è optato per la seconda ipotesi, concordata tra Anna Dolfi e Laura Desideri: si è creata un'estrattoteca 15 che riflette su scala minore la stessa organizzazione delle opere in volume: gli estratti, come i volumi, sono stati infatti suddivisi in sezioni per disciplina, ad eccezione di alcuni casi in cui l'esiguità del materiale ha reso necessaria l'eliminazione di alcune sezioni e l'accorpamento con altre. La Biblioteca appare così suddivisa in quattro nuclei ordinati ciascuno secondo criteri diversi:

1. Scritti di Oreste Macrí

2. Opere in volume (suddivise in sezioni per disciplina)

3. Estratti (suddivisi in sezioni per disciplina)

4. Periodici.

Le opere di Macrí (comprese quelle tradotte e/o curate), secondo il desiderio del donante, indipendentemente dalla natura monografica o periodica, sono state riunite in una sezione specifica. Il materiale è stato ordinato sulla base del numero con cui era contrassegnato nel quaderno manoscritto intitolato Opere di Oreste Macrí: una bibliografia curata dallo stesso critico, integrata, negli ultimi anni della sua vita, da Laura Dolfi 16. All'interno della sezione sono state create delle sottosezioni secondo la tipologia del materiale, che appare suddiviso in monografie, estratti, ritagli di giornale etc... (la suddivisione è stata determinata, oltre che dalla diversa tipologia, anche da ovvie necessità di conservazione di materiali diversi).
I periodici sono stati riuniti e ordinati alfabeticamente per «testata» in due sottosezioni: riviste in lingua italiana e in lingua straniera. Infine i volumi e gli estratti che, come già abbiamo detto, sono stati suddivisi in sezioni per disciplina. Al momento della suddivisione sono risultati evidenti i due grandi nuclei di Letteratura italiana e Spagnola, e in particolare la massiccia quantità di opere del e sul Novecento. Al fine di rendere evidente questa caratteristica si è introdotta, oltre a quella per materia, un'ulteriore suddivisione cronologica 17 (applicata solo alle sezioni di letteratura), per la quale si è fatto riferimento alle tavole dei periodi della Classificazione decimale Dewey 18.
Nelle sezioni di letteratura, all'interno della suddivisione cronologica, i volumi sono stati ordinati alfabeticamente per autore, seguiti dalle traduzioni e dai testi critici sull'autore o la sua opera, mentre le antologie, le opere miscellanee, gli atti di convegni, etc... sono stati posti in testa al periodo di riferimento. Per le opere relative ad un arco cronologico troppo ampio è stata costituita una specifica sottosezione che precede la periodizzazione vera e propria.
Per tutte le altre discipline che costituiscono nuclei numericamente inferiori, si è invece operato un semplice ordinamento alfabetico per autore, a eccezione della sezione di filosofia suddivisa in tre sottosezioni.
Al termine del lavoro di riordino è iniziata la catalogazione informatizzata dei volumi con la creazione di records inseriti nel database generale del Gabinetto Scientifico-Letterario G. P. Vieusseux. Tale catalogazione è conforme agli standard descrittivi vigenti: ISBD(M) 19 e RICA 20. Sono stati inoltre adottati criteri specifici per quanto riguarda la descrizione di tutto ciò che caratterizza l’esemplare 21: dediche autografe, annotazioni manoscritte, sovracoperte, oltre al materiale inserito tra le pagine del libro (ritagli di giornale, lettere, manoscritti autografi, etc...). Questi dati si collocano nel campo note previsto anche dall'ISBD(M) per permettere una descrizione più analitica degli elementi indicati nelle altre aree (titolo, formulazione di responsabilità, edizione, etc...) 22. Il campo previsto dallo standard è stato suddiviso in altre due parti: alla prima si è già accennato, la seconda è relativa all'esemplare nel seguente ordine: legatura, ex-libris, dediche autografe, annotazioni manoscritte, date, appunti, timbri, stato di salute del libro, materiali inseriti. Le dediche sono state trascritte integralmente, così come tutte le annotazioni di Oreste Macrí o di altri ritenute significative, mentre di tutte le altre annotazioni si dà indicazione generica. Il materiale inserito nei volumi, la cui collocazione spesso non è casuale (lettere autografe dell’autore, articoli o appunti manoscritti relativi all’opera o all’autore, schede bibliografiche etc...), se a stampa è stato conservato nella sua posizione originaria, se manoscritto è stato rimosso e inserito nella rispettiva serie archivistica. Per gli articoli di giornale, inseriti all'interno dei volumi e mantenuti nella loro collocazione originaria, è stato redatto un elenco, posto in appendice al catalogo, con il riferimento al volume in cui il pezzo è ancora conservato (a eccezione di ritagli di pubblicità o foto per cui non si dà alcuna indicazione). Le lettere e i manoscritti rimossi dai volumi e collocati nelle serie archivistiche sono stati descritti nella scheda del volume come originariamente inseriti, e nella scheda del manoscritto e della lettera è stata indicata la collocazione originaria. Si prevede inoltre un terzo gruppo di note per la descrizione di più copie di una stessa edizione, caso molto frequente nel Fondo Macrí.
Il seguente catalogo, che segue le norme di intestazione vigenti, è ordinato per autore e titolo. Ai fini di una migliore leggibilità le intestazioni al titolo sono state contrassegnate in corsivo, quelle all’autore in grassetto. Seguono il catalogo generale del fondo i cataloghi relativi alle singole sezioni (di cui qui di seguito si dà un prospetto) preceduto ciascuno da un'introduzione dove vengono specificati i criteri di ordinamento di volta in volta adottati, dunque l’articolazione fisica della sezione.

Al termine del lavoro i miei più sentiti ringraziamenti a tutto il personale della Biblioteca e dell’Archivio Contemporaneo del Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux, in particolare a Fabio Desideri, Sandra Vallesi e Giorgio Commini e a tutti i compagni che hanno svolto insieme a me il lavoro di ordinamento e catalogazione, in particolare a Andrea Del Maestro, Carolina Montagni, Umberto Morbidelli e Cristina Provvedi. Uno speciale ringraziamento a Laura Desideri che ha offerto una continua consulenza sugli aspetti catalografici. A Laura Dolfi va la nostra gratitudine per la cortese e continua disponibilità nel fornire chiarimenti, notizie e una consulenza specifica relativa al settore ispanico.
 Molto devo infine ad Anna Dolfi, cui va il merito di avere ideato e seguito nel tempo "quest'impresa"', lavorando alla sua realizzazione con grande impegno e generosità.

Helenia Piersigilli

PROSPETTO DELLA BIBLIOTECA MACRÍ
SECONDO LE SEZIONI DI SCHEDATURA A CURA DEL “GRBM”

[Riproduco, aggiornandolo con le ultime distribuzioni di schedatura, il prospetto offerto da Anna Dolfi in calce alla sua premessa a I libri di Oreste Macrí. Struttura e storia di una biblioteca privata, Roma, Bulzoni, 2004. Già in quella sede Anna Dolfi aveva proposto la sigla GRBM per indicare, tra i suoi allievi, quelli che avevano costituito il "Gruppo dei Ricercatori della Biblioteca Macrí".]

Scritti di Oreste Macrí

Umberto Morbidelli

Italianistica

Leonardo Monaco (dalle origini all’Ottocento) - Helenia Piersigilli (900 / A-D) - Carolina Montagni (900/ E-O) - Matilde Palandri (900/ P-Z)

Letteratura Spagnola

Cristina Provvedi - Carlo Sanesi

Letteratura Portoghese e Brasiliana
Letteratura Iberoamerica

Simona Carbone

Letteratura Francese
Letteratura Inglese
Letteratura Americana
Letteratura Tedesca
Letteratura Russa

Esther Pauly

Letterature di altra provenienza

Matteo Bonini

Opere generali di Letteratura

Helenia Piersigilli

Letteratura classica greca e latina

Andrea Del Maestro

Filologia, Linguistica e Storia della lingua

Pasquale Iuzzolino

Bibliografia e Biblioteconomia

Matteo Bonini

Filosofia

Leonardo Monaco

Religioni

Helenia Piersigilli

Storia

Matteo Bonini

Arte

Umberto Morbidelli

Musica e spettacolo

Helenia Piersigilli

Dizionari ed Enciclopedie

Matteo Bonini

Testi scolastici

Marco Mazzi

Varia

Helenia Piersigilli

Estrattoteca di Italianistica

Francesca Vattiata

Estrattoteca di Ispanistica, di Letteratura Iberoamericana e di Letteratura Portoghese e Brasiliana

Cristina Provvedi

Estrattoteca di Letterature straniere

Matteo Bonini

Estrattoteca di Letterature classiche

Matteo Bonini

Estrattoteca di Filologia, Linguistica e Storia della lingua

Pasquale Iuzzolino

Estrattoteca di Bibliografia e Biblioteconomia

Matteo Bonini

Estrattoteca di Filosofia

Matteo Bonini

Estrattoteca di Storia

Matteo Bonini

Estrattoteca di Musica e Spettacolo

Helenia Piersigilli

Estrattoteca - Recensioni

Helenia Piersigilli

Estrattoteca - varie

Helenia Piersigilli

Periodici italiani e stranieri

Marco Mazzi

 

1 Che includeva anche la casa di via Nullo 4, un sostanzioso lascito per borse di studio destinate a giovani, e l'intera collezione di quadri (di quest'ultima si possono avere notizie nell'Appendice di Laura Dolfi al volume Oreste Macrí, Scritti d'arte. Dalla materia alla poesia, a cura di Laura Dolfi, con uno studio di Donato Valli, Roma, Bulzoni, 2002).

2 Laura Desideri, Le biblioteche d’autore dell’archivio contemporaneo, in Conservare il Novecento. Atti del Convegno Nazionale, Ferrara, salone internazionale dell’arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali, 25-26 marzo 2000, a cura di Maurizio Messina e Giuliana Zagra, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 2001, p. 60.

3 Il lavoro di riordino e catalogazione della Biblioteca Oreste Macrí, iniziato il 1° settembre 2000, è stato svolto da Matteo Bonini, Simona Carbone, Andrea Del Maestro, Pasquale Iuzzolino, Marco Mazzi, Leonardo Monaco, Carolina Montagni, Umberto Morbidelli, Matilde Palandri, Esther Pauly, Helenia Piersigilli, Cristina Provvedi, Carlo Sanesi, Francesca Vattiata. Questo lavoro ha costituito il materiale di quattordici tesi di laurea assegnate e guidate dalla Prof. Anna Dolfi, di cui i primi risultati sono visibili in un volume dedicato a I libri di Oreste Macrí. Struttura e storia di una biblioteca privata, a cura di Anna Dolfi, Roma, Bulzoni, 2004. Per quanto riguarda l'ordinamento e l'inventariazione del materiale archivistico si rimanda al Cd-Rom Inventario del fondo Oreste Macrí presso l'Archivio Contemporaneo "A. Bonsanti" del Gabinetto G.P: Vieusseux, a cura di Ilaria Eleodori, Helenia Piersigilli, Francesca Polidori, Cristina Provvedi (sotto la direzione di Anna Dolfi e di Caterina Del Vivo), allegato alla ristampa anastatica di Oreste Macrí, Esemplari del sentimento poetico contemporaneo, prefazione di Anna Dolfi, Trento, La Finestra, 2003, di cui il Cd-Rom della Biblioteca che qui si presenta  è la prosecuzione.

4 L. Desideri, Le biblioteche d'autore dell'Archivio Contemporaneo cit., p. 60. Occorre precisare che quando ci riferiamo ad archivi di personalità singole e biblioteche d'autore tocchiamo una questione ancora dibattuta, sulla quale non esistono disposizioni di legge precise come nel caso degli Archivi di Stato e delle biblioteche pubbliche. Per un panorama generale sulla trattatistica in materia archivistica cfr. Antonio Romiti, Temi di archivistica, Lucca, Maria Pacini Fazzi editore, 1996. In materia di archivi, archivi privati e biblioteche d'autore, oltre il saggio di Laura Desideri, cfr. Attilio Mauro Caproni, Il concetto di "raro": archivi e biblioteche d'autore in «Cultura del testo e del documento», gennaio-aprile 2000, pp. 31-53.

5 Attilio Mauro Caproni, Il concetto di "raro" cit., p. 47.

6 L. Crocetti, Parole introduttive, in Conservare il Novecento, cit., pp. 23-26, in particolare le pp. 24-25.

7 Per un quadro generale della vita e dell’attività intellettuale di Oreste Macrí cfr. O. Macrí, Le mie dimore vitali (Maglie-Parma-Firenze), a cura di Anna Dolfi, Roma, Bulzoni, 1998.

8 Sull’argomento cfr. O. Macrí, La teoria letteraria delle generazioni, a cura di Anna Dolfi, Firenze, Franco Cesati editore, 1995.

9 I libri d'arte erano stati originariamente trasferiti, insieme a tutta la biblioteca Macrí, dall'abitazione di via Nullo 4 a Palazzo Corsini-Suarez e solo successivamente, su specifica richiesta degli eredi di Macrí, sono stati trasferiti altrove. Di questa sezione ci rimane notizia soltanto tramite il catalogo approntato da Umberto Morbidelli, Per un catalogo della biblioteca di Oreste Macrí. I libri d'arte, tesi di laurea discussa presso l'Università degli Studi di Firenze nell'a.a. 2001-2002 (relatore Prof. Anna Dolfi), la cui introduzione è ora pubblicata in I libri di Oreste Macrí. Struttura e storia di una biblioteca privata cit., mentre il catalogo è offerto in questo CD-Rom. Nel catalogo generale della Biblioteca le schede relative ai libri d'arte sono alternate alle altre, ma contraddistinte dal colore grigio (giacché si tratta di testi non più fisicamente presenti a Firenze); mentre nel catalogo per sezioni viene riproposto il catalogo completo della sezione d'arte, parimenti in grigio.

10 L. Desideri, Le biblioteche d'autore dell'archivio contemporaneo cit., pp. 58-71.

11 Cfr. Helenia Piersigilli, Lettre, envoi, dédicace, enrichissement. Una prima indagine tra i volumi dedicati a Oreste Macrí, in «Antologia Vieusseux», gennaio-aprile 2002, 22 (ora in I libri di Oreste Macrí. Struttura e storia di una biblioteca privata cit.).

12 A testimonianza dell’ordinamento originario sarebbe stata necessaria una microfilmatura del materiale prima del suo trasferimento (in proposito cfr. Attilio Mauro Caproni, Il concetto di “raro”: archivi e biblioteche d’autore cit., pp. 48-49).

13 La maggior parte delle informazioni relative al preesistente ordinamento sono state fornite dalla Prof. Laura Dolfi, ordinario di Letteratura Spagnola presso l’Università degli Studi di Parma. A lei si deve, negli ultimi anni di vita di Macrí, la sistemazione organica delle pubblicazioni di Macrí, in particolare degli estratti, e l’integrazione del quaderno manoscritto contenente la bibliografia dell’autore. Tale quaderno si è rivelato di fondamentale importanza per l’ordinamento della sezione contenente le opere di Macrí. A Laura Dolfi, e non solo per questo, va la nostra gratitudine.

14 Sulla sistemazione dei materiali minori, non librari e non convenzionali, all’interno delle biblioteche d’autore cfr. A. M. Caproni, Il concetto di “raro”: archivi e biblioteche d’autore cit., p. 49.

15 Ancora diverso il caso di fotocopie di intere opere o di pagine sciolte. Nel primo caso si sono considerate come libri veri e propri, quindi inserite all’interno del fondo e catalogate. Più difficile il secondo caso: abbiamo pagine fotocopiate, spillate insieme, su cui talvolta compaiono annotazioni manoscritte con indicazione della fonte di provenienza; visto che quest’accorpamento è frutto evidente di una volontà, questi "insiemi" sono stati catalogati come estratti, anche se in realtà non appartengono a tale tipologia.

16 Si tratta del quaderno appena citato, adesso conservato tra le carte d'archivio, nella serie manoscritti (Fondo Macrí, ACGV).

17 Anche da un punto di vista della fruizione del fondo questa scelta si è rivelata la più idonea: la suddivisione cronologica ha permesso di rivelare immediatamente le epoche maggiormente studiate da Macrí quali il Novecento italiano e spagnolo

18 Melvil Dewey, Classificazione Decimale Dewey, edizione italiana a cura di Luigi Crocetti con la collaborazione di Daniele Danesi, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 199320, III, p. 672. Per maggiori informazioni su questa struttura cfr., in questo CD-Rom,  l'introduzione alla Letteratura Italiana.

19 ISBD(M). International Standard Bibliographic Description for Monographic Publications, edizione italiana a cura di Rossella Dini, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 1998.

20 Regole di catalogazione per autori, Roma, Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche, 1982.

21 Si tratta dei criteri seguiti per la descrizione bibliografica della Biblioteca del Gabinetto Vieusseux (cfr. L. Desideri, Le biblioteche d’autore cit., pp. 58-71).

22 Per le modalità di conservazione del materiale allegato cfr. ivi, pp. 70-71.

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